
Aliunde perceptum e aliunde percipiendum
Un vostro dipendente ha fatto ricorso e ha dimostrato l’illegittimità del proprio licenziamento? Non disperate, non tutto è perduto. Anche in questo caso non è detto che gli spetti un risarcimento completo. Anzi. Esistono almeno un paio di casi in cui è possibile richiedere una riduzione del risarcimento per licenziamento illegittimo.
Basta conoscere bene la legge e sapere cosa documentare e quando.
Dovete infatti sapere che in qualità di datori di lavoro potete detrarre dalla cifra stabilita dal tribunale eventuali redditi ricevuti dal vostro ex dipendente da altri datori di lavoro nel periodo successivo al licenziamento (aliunde perceptum).
Ma non solo.
Come datore di lavoro potete richiedere una riduzione dell’ammontare del risarcimento anche nel caso in cui il vostro ex dipendente non si sia prontamente attivato per trovare un nuovo posto di lavoro (aliunde percipiendum).
Ma procediamo per gradi.
Cosa dice la legge
La Corte di Cassazione con Sentenza 11122/16 ha precisato che “il datore di lavoro che contesti la richiesta risarcitoria pervenutagli dal lavoratore è onerato, pur con l’ausilio di presunzioni semplici, della prova dell’aliunde perceptum o dell’aliunde percipiendum, a nulla rilevando la difficoltà di tale tipo di prova o la mancata collaborazione del dipendente estromesso dall’azienda, dovendosi escludere che il lavoratore abbia l’onere di farsi carico di provare una circostanza, quale la nuova assunzione a seguito del licenziamento, riduttiva del danno patito”.
In parole povere, in entrambi i casi sopra descritti, è il datore di lavoro che deve dimostrare:
- se il lavoratore illegittimamente licenziato abbia percepito compensi derivanti da un altro rapporto di lavoro, nel periodo intercorso dal licenziamento alla reintegrazione del lavoratore stesso (aliunde perceptum)
- se il lavoratore illegittimamente licenziato sia rimasto inerte nel post licenziamento.
Il lavoratore è infatti tenuto ad attivarsi tempestivamente per trovare una nuova occupazione, in quanto, come stabilito dall’art. 1227, 2° c., c.c., il risarcimento è escluso per i danni che si potevano evitare con l’ordinaria diligenza. Per tale motivo se viene dimostrata l’inerzia del lavoratore, il datore di lavoro può richiedere la riduzione dell’indennità risarcitoria prevista dall’art. 18 dello Statuto dei Lavoratori.
Essendo a carico del datore di lavoro l’onere dimostrare l’esistenza delle circostanze sopra descritte, entra quasi sempre in gioco la necessità di rivolgersi a un’agenzia investigativa.
Dama investigazioni potrà supportarvi in tutto l’iter di produzione delle prove mettendo a vostra disposizione un metodo di indagine e un’esperienza maturata negli anni, sia nell’accertamento dell’aliund perceptum che dell’aliund percipiendum. E ricordate sempre: quello che conta è produrre le prove utilizzabili legittimamente in sede giudiziaria, nei tempi previsti dalla legge!
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